Velo e bon ton. Pillole di stile.

Una scelta importante, dunque, per la sposa, dettata dai propri desideri ma anche dal buon senso. Proveremo a rispondere alle curiosità più comuni, per chiarire le idee sull’argomento ed evitare gli errori più frequenti.

Velo sì o velo no? Decisamente sì. In generale, non esiste nessun obbligo per la sposa di indossare il velo; anticamente simboleggiava purezza e buoni auspici, via via ha finito con l’assumere una funzione sempre più ornamentale. Tuttavia il velo per la sposa fa parte della tradizione, a una sposa senza velo sembrerà sempre che manchi qualcosa.

Velo corto o velo lungo? Dipende da molti fattori. In primo luogo,il tono della cerimonia: i veli lunghi, anche detti “veli cattedrale” sono tradizionalmente riservati alle cerimonie di alto livello, se non addirittura regali. Il velo corto, detto anche velina, o velo “a nuvola”, è generalmente riservato alle spose giovani e ben si abbina agli abiti dallo stile moderno o non troppo tradizionale, aggiungono un tocco sbarazzino alla sposa e sono molto più pratici degli altri. Reclinabili all’indietro, non si corre mai il rischio di inciampare.

Nuovissimo o di famiglia? Questione spinosa. Non tutte hanno la fortuna di avere un velo o una mantiglia appartenuta a qualche antenata. Se siete in possesso di un cimelio di famiglia e la vostra è una famiglia particolarmente tradizionalista, allora, la scelta di indossarlo sarà quasi obbligata. Del resto, indossare qualcosa di vecchio è uno dei rituali scaramantici di tutte le spose. Fate attenzione però ad accordare il colore del velo antico con quello del vostro abito: non dovranno stonare.

Il velo, MAI: nelle cerimonie civili, dove è ammesso l’abito bianco ma non il velo. Stesso vale per le spose un po’ in avanti con l’età, in quest’ultimo caso, il velo è assolutamente sconsigliato.

Tutti gli abiti e i veli in foto sono dell’ Atelier Elena Colonna, Napoli.

Pubblicato il 18 Luglio 2012