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Tra moglie e marito non mettere il dito

Tra moglie e marito non mettere il dito: tradizioni e superstizioni legate allo sposo

Aggrappata a lui,il volto reclinato sulla sua spalla,la dolce sposa chiude gli occhi e si lascia cullare dal suo passo deciso, abbandonata in un tenero abbraccio,mentre il lungo velo profilato sfiora il pavimento e le morbide onde della sua chioma seguono il movimento dei suoi passi.Nella mente si susseguono le immagini che hanno scandito i dolci momenti della giornata appena conclusa…lei sorride,lui la bacia dolcemente,una fede lucida brilla al loro anulare…varcano la soglia verso il talamo nuziale,che preannuncia l’inizio di una nuova vita insieme…

Tale usanza,di prendere tra le braccia la sposa al suo primo ingresso nella casa coniugale, risale all’Antica Roma e si e’conservata immutata fino ai nostri tempi. Si ricorreva a questo gesto,per evitare che la sposa, secondo alcuni per l’emozione del momento, secondo altri perche’era usanza sacrificare un maiale e spargervi il suo sangue sull’uscio della porta, potesse inciampare sulla soglia, il che sarebbe stato un infausto presagio, perche’significava che le divinita’della casa non volevano accoglierla.

Altra dolce tradizione,che si e’ conservata al mutar degli anni, e’l’atto simbolico,mediante il quale, lo sposo solleva il velo della sposa,simbolo di verginita’,che verra’tolta dallo sposo stesso.

Ormai desueta la tradizione del cosiddetto”monegamo”, in auge tra il XIII e il XIX sec., ossia “il dono del mattino”,il marito, il mattino seguente alla prima notte di nozze,omaggiava la moglie di un dono che sanciva la loro unione, quasi come una forma di risarcimento alla donna per la verginita’ perduta.

Il viaggio nel tempo tra le superstizioni e le usanze legate allo sposo, continua fino ai nostri giorni, con le tradizioni piu’diffuse,come quella dello sposo che,la notte precedente alle nozze,organizza una serenata sotto le finestre della sua amata futura sposa, a cui partecipano amici e parenti, con l’accompagnamento musicale di violino, chitarra o fisarmonica.

In tema di superstizioni legate allo sposo,lo stesso non deve per nessun motivo vedere la sposa dopo la mezzanotte del giorno che precede le nozze, in quanto decisamente di malaugurio, cosi’come la sposa non deve mai mostrarsi a lui in abito nuziale fino al giorno delle nozze.

Una volta uscito di casa,lo sposo non deve assolutamente tornare sui propri passi, neppure in caso di dimenticanze(ad esempio delle fedi nuziali),sara’cura della wedding planner sopperire a tali dimenticanze, tornare sui propri passi equivarrebbe ad un ripensamento della decisione di convolare alle giuste nozze.

Durante il ricevimento,lo sposo potrebbe essere oggetto di attenzioni scherzose da parte di amici buontemponi, che lo sottoporranno al tragico taglio della cravatta,con tanto di messa all’incanto dei vari pezzi,tra cui il piu’ambito sara’il nodo,usanza ilare anche se di dubbio gusto secondo i dettami del galateo. Gesto beneaugurante e’ invece, che lo sposo offra alla sposa,al termine del rito,una spiga di grano,a simboleggiare la simbiosi tra la donna e la terra,unite da una fortissima analogia,come la terra arata germoglia dopo aver ricevuto i chicchi di grano,cosi’alla donna viene affidato con il matrimonio, il grande compito di perpetuare la vita.

Il bouquet e’ l’ultimo dono che viene offerto in veste di fidanzato,sarebbe carino che, nel caso venga consegnato da terzi a casa della sposa, si unisse ai fiori un bigliettino vergato dal futuro consorte, con l’unica avvertenza di lasciare la sposa sola per leggerlo, per poter beneficiare della dolce emozione del momento, rammentando, ne’per tradizione,ne’per superstizione, ma per buon senso e buona pace che… tra moglie e marito(e’bene)non mettere il dito!!!!

Valeria Milano