Sulle note dell’amore. Intrattenimento musicale al matrimonio
Scritto da Valeria Milano
“If you,if could return,don’t let it burn,don’t let it fade,in sure i’m not being rude,but’s just your attitude,it’s tearing me apart,it’s running everthing…”
Le dolci note di Linger(Cramberries) si diffondono,le luci divengono soffuse,la commozione aleggia nell’aria,e loro due,gli sposi, fanno il loro primo ballo,ricordando il primo appuntamento,in quell’iris pub,quando lui sulle note di Linger le scrive su un tovagliolino di carta”mi amerai ancora domani mattina?”
…e ora sono qui..a rivivere quei dieci anni vissuti insieme in quell’emozionatissimo primo ballo,con la loro colonna sonora. A ogni momento il giusto accompagnamento,a ogni emozione la vibrazione giusta.Le melodie che fanno da sottofondo al giorno del si’,restano nel cuore e contribuiscono a creare quell’atmosfera unica che tutti gli sposi sognano: la solennita’ della cerimonia,la commozione nello scambio delle promesse, l’allegria della festa. E’importante ,quindi, scegliere con cura la melodia che sottolineera’quegli attimi,che resteranno sempre nella memoria.
In chiesa:la cerimonia religiosa prevede un programma piu’tradizionale con brani diversi,per sottolineare alcuni momenti canonici:l’arrivo della sposa,il suo incedere lungo il sagrato,gli scambi degli anelli,il corteo d’uscita.Armonia di organo,arpa,violini o un coro che accompagni ogni gesto con poesia, rientrano tra la rosa delle scelte.La classica “Marcia nuziale”da “Le nozze di Figaro’”di Mozart o quella di Mendelssonhn all’ingresso della sposa;in alternativa “Hornipipe” da “The Water music”di Hendel oppure “Here comes the bride”da “Lohengrin”di Wagner.Se durante il rito per un matrimonio classico e’perfetto “L’adagio per archi”di Samuel Barber oppure il coro a bocca chiusa dell’opera di Puccini “Madame Butterfly”,per un matrimonio moderno si puo’scegliere l”Ave Maria” di Gounod nella versione di Frank Sinatra o di Noah,oppure la “Cavatina”di Stanley Myers.
Alla festa: l’ingrediente fondamentale per la festa perfetta e’la musica,per conversare,sorseggiare un drink,ballare.La sola presenza rende piu’facile la comunicazione,le persone si sentono piu’libere,e in un’occasione come quella del ricevimento nuziale,dove spesso si incontrano persone che non si sono mai incontrate prima,rappresenta un elemento molto importante per creare un’atmosfera rilassata,che renda i presenti disponibili alla partecipazione e al divertimento.Che il ricevimento sia all’aperto o in un luogo chiuso,la musica deve essere discreta,un dolce sottofondo,che non impedisca la conversazione tra gli ospiti.All’aperitivo,arpa e sestetto di archi sono perfetti,per gli amanti della musica classica.Mentre ugualmente suggestivi,ma piu’moderni,i ritmi sudamericani o le canzoni italiane eseguite da un chitarrista.
foto by mario feliciello
Per accompagnare il banchetto e’indicata una musica d’atmosfera,eseguita al pianoforte con voce solista o sax come accompagnamento. Dopo il taglio della wedding cake via libera alle piu’belle melodie liriche o d’operetta,oppure a pezzi di musica da camera. Valzer,polker, galop di Strauss,eseguiti da quintetti di archi o da orchestrine,sono perfetti per il momento del ballo.In alternativa,i ritmi sudamericani,jazz,canzoni anni ’50 e ’60, melodie funky o new age.
Ballare aiuta le persone a fare conoscenza,scioglie anche i piu’timidi,e aiuta a bruciare le calorie in eccesso.Disco,pop,rock ma anche balli di coppia,dal valzer lento al tango ai ritmi sudamericani.Ci saranno invitati di tutte le eta’ e l’alternanza dei generi permettera’di coinvolgere tutti.Si puo’prevedere la presenza di un animatore,in modo da riuscire a coinvolgere tutti i presenti.Per accompagnare gli sposi che aprono le danze,ideale sara’scegliere la loro canzone del cuore,quella che rappresenta la loro storia,come i nostri sposi che hanno scelto Linger,e durante il lento lo sposo tirera’fuori dalla tasca quel tovagliolino,ripetendo alla sposa come dieci anni “mi amerai ancora domani mattina?”e lei gli sussurrera’ nell’orecchio “per tutta la vita”,suggellando cosi’la loro unione”.
Valeria Milano