Il velo è un dettaglio del look della sposa importante dal punto di vista storico e della tradizione del velo della sposa nel matrimonio. Sia cronologicamente sia geograficamente parlando, questo accessorio ha assunto diversi significati.
Il velo da sposa nella storia
La tradizione velo della sposa ha origini storiche, i Romani lo chiamavano Flammeum, ed era un velo leggero nelle tinte del fuoco (dal giallo al rosso) che copriva il volto delle spose. Sopra al velo, la ragazza indossava quindi una coroncina di mirto e fiori di arancio: era simbolo di verginità. Durante la cerimonia inoltre, il velo veniva posto anche sulla testa dello sposo, come a “proteggere” la coppia. Era infatti simbolo di buon auspicio.
Nel Medioevo invece si trattava di un accessorio che serviva a proteggere la sposa dal malocchio e dalla cattiva sorte, e a nasconderla agli occhi del marito fino al termine della cerimonia. Era fatto di tanti strati di lino sovrapposti, fissati alla testa attraverso fili d’oro e di perline.
Per molto tempo i matrimoni vennero organizzati a tavolino, quindi il velo indossato a coprire il volto della sposa per tutta la cerimonia, aveva lo scopo di non mostrare l’aspetto della donna al marito affinché lui non rinunciasse a sposarsi proprio perché non di suo gradimento.
Nella tradizione velo sposa nel matrimonio cristiano, simboleggia la purezza con cui una sposa dovrebbe arrivare all’altare.
Nel ‘900 è dapprima simbolo di importanza socio-economica della famiglia della sposa (lo si capiva dalla lunghezza e dal tessuto del velo), quindi diventa oggetto di tendenza, che varia in base alla moda del momento. Ad oggi è un accessorio come un altro, spesso eliminato dal look della sposa o sostituito da velette e cappelli.
In particolare negli Anni Venti il velo è lungo con strascico, spesso monostrato e riccamente ricamato. Negli Anni Trenta si accorcia e si adegua all’acconciatura, spesso elaborata e arricchita con diademi, intrecci di perle ecc. Poi col passare degli anni inizia a modificarsi, adattandosi all’abito indossato dalla sposa, sino a perdere qualsiasi significato se non a perdersi quasi del tutto (soprattutto negli anni 80).
Il velo da sposa nel mondo
Il significato e la tradizione velo della sposa cambia anche geograficamente parlando, a seconda della cultura; in Giappone è usato per nascondere (simbolicamente) la gelosia, l’ego e l’egoismo della sposa. In Cina indossano un elaborato copricapo dal quale un tempo scendeva un velo rosso la cui funzione era nascondere il volto della sposa agli occhi degli invitati e dello sposo. In Africa invece le spose non indossano il velo, ma un copricapo abbinato al vestito.
Il velo da sposa: tipologie
- Velo all’americana: è caratterizzato da una parte più corta che copre il viso e da una più lunga dietro. Sarà compito dello sposo sollevare la calata davanti per scoprire il viso della sposa al momento dell’incontro all’altare.
- Velo triangolare: è un velo informale, giovanile, solitamente lungo sino alle spalle; è formato da uno strato unico o doppio di tulle e si appunta sul capo con un pettinino.
- Velo al gomito: corto fino al gomito, è più semplice, scivolato ed elegante del precede dente.
- Velo classico o da valzer: è un velo elegante, lungo fino ai piedi senza però impedire i movimenti.
- Velo a cascate: si appunta sulla nuca in modo che scenda sulle spalle. È elegante e classico.
- Velo a scialle: adatto ad abiti dalle scollature ampie o senza spalline, cade sulle spalle per poi proseguire lungo tutta la schiena e arrivare ai fianchi. Ha un taglio ovale e spesso ha il bordo ricamato col pizzo.
- Velo a mantella: appoggiato sul capo, copre le orecchie e scende morbido lungo l’abito. A volte può essere legato ai polsi. Di solito è bordato di pizzo.
- Velo a cappella: lungo e importante, poggia sul pavimento formando un strascico. A volte è rinforzato da più sottoveli interni per donare volume.
- Velo cattedrale: più importante e maestoso tra i veli, è indicato per matrimoni regali. Generalmente necessita dell’aiuto di damigelle perché può arrivare fino a 3 m di lunghezza.
Velo si o velo no?
Secondo il galateo e la tradizione velo della sposa, è indicato per le spose sotto i 35 anni al primo matrimonio ed è adatto ai matrimoni in chiesa mentre sconsigliato per quelli in municipio. Il bon ton dice: velo sobrio ed elegante per un abito ricco ed importante e, viceversa, un velo in pizzo o ricamato per un abito minimalista ma, in ogni caso, Il velo non è assolutamente obbligatorio: nel caso in cui decidiate di indossarlo, dovrete toglierlo una volta uscite dalla chiesa o arrivate in location. L’importante è che si abbini perfettamente all’abito e all’acconciatura, quindi se è un regalo di famiglia (spesso si tramanda di madre in figlia) cercate di creare equilibrio nel look basandovi sul velo.