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Matrimonio regione per regione: tradizioni e superstizioni in Liguria

La Liguria è una regione piccola ma ricca di storia, tradizioni, città importanti. Genova infatti fu tra le più importanti Repubbliche Marinare e ancora oggi i porti della Liguria sono fondamentali tappe di navi, da quelle mercantili alle Crociere. Se avete deciso di sposarvi in Liguria, avrete la possibilità di scegliere location mozzafiato vista mare, edifici e ville storiche, luoghi naturali, ecc. Per non parlare della movida ligure! Ma quali sono le tradizioni e le superstizioni legate al matrimonio in questa regione?

Genova

Innanzitutto, c’è un detto, non ben augurale, che sconsiglia alle spose di convolare a nozze a settembre: “Sposa settembrina, presto vedovina“!

Un’altra tradizione legata ad una superstizione è la scelta di non indossare perle il giorno delle nozze. Si dice in fatti che “una perla porti una lacrima” motivo per cui, se si ricevono in dono o si decide di indossarle, si dovranno “ripagare” con qualche dono o un prezzo simbolico.

Una tradizione legata invece al buon auspicio è quella di mettere una moneta nella scarpa della sposa. Pare che porti alla coppia ricchezza e prosperità.

ph. Ciro Caruso Fotografo

Tra gli eventi tradizionali c’è sicuramente la rievocazione del matrimonio tra il conte Opizzo Fiesco e la nobildonna senese Bianca de’ Bianchi. Si festeggia la notte del 14 agosto a Lavagna (provincia di Genova).

L’evento è molto sentito e viene ricordato con un corteo dove sono soliti sfilare personaggi che appartengono ai sei sestieri della città che si riuniscono poi in piazza Vittorio Veneto, sotto la Torre dei Fieschi, dove viene dichiarato l’avvenuto matrimonio e si fa taglio della torta. La torta in realtà è la vera protagonista di questo evento: un dolce di circa quindici quintali, preparato dai migliori pasticceri della città utilizzando una ricetta segreta di origine medioevale. La torta viene ovviamente distribuita a tutti i visitatori.

Sempre legato a questo matrimonio, a San Salvatore di Cogorno si festeggia l’addio al nubilato del conte stesso, ovviamente il giorno precedente. Un corteo di persone in abiti tradizionali si raduna sotto la Basilica dei Fieschi dove avvengono i festeggiamenti dell’Addio do Fantin. Qui viene allestito un vero e proprio borgo medievale con artigiani, mercanti e cuochi che preparano il banchetto della festa. Festa che, come da tradizione, prosegue tra danze, musiche e simulazioni di combattimenti.

Detti popolari

Cinque Terre

Tra i detti popolari liguri citiamo:

  • E mogge di maiae no son né vidue né maiae (Liguria) ovvero “Le mogli dei marinai non sono né vedove né maritate.”
  • E donne dixan a veità, ma a dixan solo a meità ovvero “Le donne dicono la verità, ma la dicono solo a metà.”
  • A unn-a donna ben maiä sciûga fito o sêo bugâ ovvero “A una donna ben sposata asciuga presto il suo bucato. (Un buon matrimonio fa andare bene tutto)”.
  • L’ommo maiôu ö l’è ûn öxello imbragôu ovvero “L’uomo sposato è un uccello ingabbiato.”
  • Chi se mezûa s’augûa ovvero “Chi (l’anello) si misura si augura presto (di sposarsi).”