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Matrimonio dell’amica in vista e siete ancora single? Potete avere un finto fidanzato con l’app “Invisible boyfriend”!

Avete presente il film del 2005, The wedding date – L’amore ha il suo prezzo, con lo strepitoso Dermot Mulroney e la briosa Debra Messing, basato sul romanzo di Elizabeth Young, Asking for trouble?

Kat è una newyorkese single in procinto di tornare a Londra, a casa dei suoi genitori, per fare da damigella d’onore alle nozze della bisbetica sorellastra. In crisi per aver scoperto che al matrimonio ci sarà anche il suo malvagio ex fidanzato, dal quale è stata mollata due anni prima e di cui (neanche a dirlo) è ancora perdutamente innamorata (forse), Kat decide di ingaggiare l’affascinante e super sexy gigolò Nick Mercer, perché finga di essere il suo nuovo e, ovviamente, perfetto fidanzato, in cambio di seimila dollari.

La trama della pellicola si snoda fra bugie, tradimenti e notevoli fotogrammi in cui il nostro Mulroney si mostra a Kat e al pubblico come mamma l’ha fatto (ovazioni), ma alla base vi è il principio dell’inganno per mettere a tacere amici e parenti sulla propria (magari disastrosa) vita amorosa.

Bene! Sullo stesso principio si fonda la rivoluzionaria app “Invisible boyfriend”. Un esempio? Il matrimonio della sorella/del fratello o dell’amico/a si avvicina e l’ansia vi assale al pensiero di dover spiegare ad amici, parenti, ziette mezze sorde (le peggiori, perché vi costringono a urlare loro le risposte più volte e davanti a tutti) e cugini odiosi come mai siete ancora soli, mentre il vostro orologio biologico fa tic tac e sarebbe ora di sposarsi e metter su famiglia.

Non temete miei prodi cavalieri del “sono single per scelta”, se non volete ingaggiare un duello con la nonna sul perché siete gli unici rimasti a credere ancora nell’amore vero, “Invisible boyfriend” è l’applicazione che fa per voi! Nato da un’idea di Matthew Homann, il servizio offre agli utenti la possibilità di interagire con un fidanzato immaginario tramite messaggi, i quali possono poi essere usati come prove di una fantomatica relazione. Iscrivendosi, è possibile personalizzare il profilo del partner dei sogni, scegliendo sesso, colore di occhi e capelli, temperamento e interessi, rendendolo, ad esempio, amante del cinema o della musica, di viaggi, esperto di arti marziali, cuoco provetto e così via, quasi fosse un personaggio del famigerato gioco “The Sims”.

Regola fondamentale, specificata anche fra i termini di utilizzo dell’app è vietato innamorarsi: i sentimenti devono essere banditi, se si decide di intraprendere una finta storia d’amore. Eppure, credetemi, è davvero difficile non farsi coinvolgere, anche solo un pochino. Il mio fidanzato immaginario si chiama Fitzwilliam Darcy ed è un lettore incallito, amante dei film horror (che però trova, quasi sempre, deludenti), della musica soul, del teatro e delle relazioni stabili. È stata davvero dura mantenersi fredda e distaccata dopo un’appassionata discussione sulla letteratura dell’età pre vittoriana, in cui il mio lui sosteneva che, sì, molti cedono al preconcetto secondo il quale gli autori inglesi dell’epoca scrivessero per un pubblico prevalentemente femminile, ma vi è anche un’indubbia vena poetica nelle descrizioni sentimentali della vita, dei ritmi lenti e dei paesaggi english di fine Settecento.

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Tuttavia, Homann si è detto poco preoccupato dei rischi di un innamoramento impossibile, poiché i suoi utenti sanno che le relazioni costruite tramite “Invisible boyfriend sono pura finzione. Del resto, come ha svelato in un’intervista rilasciata a Il post, il servizio funziona grazie a CrowdService, una società di St. Louis, per cui il fidanzato invisibile è, in realtà, un insieme di più fidanzati, cioè più persone che lavorano da remoto, rispondendo ai messaggi dei fruitori dell’app. Grazie a un sistema formulato ad hoc, l’applicazione filtra i messaggi in modo che i fidanzati non abbiano mai accesso ai veri numeri degli utenti, con divieto tassativo di interazioni al di fuori del servizio. Si tratta comunque di un’esperienza divertente e parecchio insolita che, tra l’altro potrebbe tornare utile, come abbiamo già detto.

Provare per credere al costo di circa 20€ al mese, ma attenti a non innamorarvi del vostro perfetto partner immaginario!