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IL MATRIMONIO CIVILE: ADEMPIMENTI BUROCRATICI

Il matrimonio civile è l’unione di due persone che produce effetti validi unicamente per il diritto dello Stato e non anche per la Chiesa ed è disciplinato unicamente dalla legge statale, al contrario il matrimonio religioso ha anche effetti civili. Negli ultimi anni vi è stato un aumento dei matrimoni civili rispetto a quelli religiosi. L’iter burocratico da intraprendere si è snellito notevolmente rispetto al passato, grazie al nuovo ordinamento dello stato civile, e le formalità preliminari al matrimonio civile possono essere intraprese circa due mesi prima della data stabilita per il Grande Giorno. Di seguito la procedura burocratica per sposarsi civilmente.

La richiesta di pubblicazione è presentata all’Ufficiale dello Stato civile di uno dei due comuni di residenza dei futuri coniugi. Possono presentare tale richiesta solo gli sposi oppure una persona munita di procura speciale.

I futuri sposi devono dichiarare: nome, cognome, luogo di nascita, residenza e cittadinanza, libertà di stato, assenza di impedimenti di parentela od affinità, assenza di interdizione mentale e dichiarare di non avere condanne.

Fatte le dichiarazioni, l’Ufficiale redige il processo verbale, che ha sostituito il vecchio registro delle pubblicazioni. E’ quindi necessario verificare che i dati siano corretti, per poi sottoscrivere il tutto insieme agli sposi.

A quel punto, l’ufficiale espone l’atto di pubblicazione ( ora ci sono anche le pubblicazioni online) per 8 giorni interi, poi rilascia certificato di avvenuta pubblicazione. Se uno dei due sposi abita in un altro comune, bisogna chiedere anche la pubblicazione nell’altro comune, che deve affiggere le pubblicazioni per altri 8 giorni. A questo punto è necessario sposarsi entro 180 g. dalla data di scadenza delle pubblicazioni, pena la decadenza di validità dei documenti. Si richiedono due marche da bollo di 14,62 cadauno per la pubblicazione al comune.

Credits: Style me pretty

Se si opta per il solo rito civile, il matrimonio può essere celebrato dopo soli 4 giorni dall’avvenuta pubblicazione. Il matrimonio civile può svolgersi in un terzo comune, diverso da quello dove sono state affisse le pubblicazioni, in questo caso tutta la documentazione va trasmessa al comune che è stato scelto per la celebrazione civile.

Il matrimonio va svolto nelle sale comunali o in una location appartenente al comune. Riguardo ai testimoni di nozze, gli sposi di solito ne scelgono due o tre per parte, ma solo uno di essi potrà firmare. Di solito si opta per fratelli o sorelle ma anche migliori amici. Per ciò che concerne la richiesta di avere come celebrante un amico o un familiare, è necessario che costui sia maggiorenne e che non abbia perso i diritti civili, in quanto eleggibile come consigliere comunale. L’unico limite imposto dalla legge è quello delle parentele verticali, nonni, genitori o figli. Mentre se si sceglie un fratello o un cugino non vi sono problemi.

Credits Style me pretty

Nel caso di matrimoni tra minori sarà necessaria l’autorizzazione del Tribunale dei Minori e dei genitori. Per il matrimonio infatti un requisito obbligatorio è la maggiore età, tale età può essere abbassata a 16 anni con decreto del Tribunale dei Minori a condizione che il giudice abbia accertato la maturità psichica del minore e che incorrano gravi motivi, questo per evitare la vendita e lo sfruttamento dei minori, ma anche colpi di testa tipici dell’adolescenza. Sono fondamentali anche tutti gli altri documenti sopra indicati, necessari per il matrimonio civile.

In caso di matrimoni tra cittadini stranieri sono necessari i seguenti documenti: passaporto in corso di validità; certificato di capacità matrimoniale, presso la propria ambasciata o consolato in Italia. La documentazione è distinta a seconda del Paese d’origine, è necessaria inoltre la legalizzazione della firma del console sul nulla-osta (solo in caso di cittadini extracomunitari). Per i nubendi divorziati: è necessaria la copia dell’atto di matrimonio precedente completata dalla sentenza di divorzio. Nel caso di nubendi vedovi: è necessaria la copia dell’atto del decesso del coniuge.

di    Valeria Milano