Il wedding planner Costantino Imparato ha organizzato il matrimonio tra Yasi e Simba, due barboncini, per andare incontro al desiderio della loro padrona, Rosa.
Si parla di nozze riparatrici, se così si può dire, perché Simba, un trovatello, sarà presto padre dei cuccioletti che Yasi, cagnolina di Rosa, porta in grembo.
Al loro matrimonio nulla è stato lasciato al caso: la marcia nuziale, lei con il velo, lui col papillon, lo scambio dei collari, il lancio del riso e, ovviamente la wedding cake e tanti croccantini a forma di cuore.
Il motivo di tutto questo? «Con gli animali si può fare tutto e io vorrei lanciare un messaggio contro l’abbandono e a favore della sterilizzazione. Amo i miei barboncini come amo i miei figli» spiega Rosa.
Non il primo caso però. Infatti in Italia era già capitato altre volte.
A San Zenone degli Ezzelini, in provincia di Treviso, un’azienda di catering e banqueting organizza dei matrimoni per cani e, non molto tempo fa, sono convolati a nozze due cocker, Cesare e Camilla.
Per non parlare di Prince and Princess, prima agenzia matrimoniale canina italiana nata a Milano nel 2010. Una sorta di luogo d’incontro per cani single dove gli sposi dovranno vivere almeno 2 giorni insieme alla settimana e, nel caso in cui nascessero dei cuccioli, sarà il proprietario della femmina ad occuparsene mentre le spese per il mantenimento spetteranno ad entrambi i padroni.
Ma c’è chi è decisamente contrario.
Elisa Guidarelli, fondatrice di Wedding Dog Sitter dice: «In questi 17 anni di attività nel mondo cinofilo, di cui 7 nel mondo wedding, ci siamo spesso trovati a non essere d’accordo con comportamenti di colleghi e non, che purtroppo, pur di guadagnare soldi, hanno travisato quello che significa la parola etica e l’amore per gli animali. Resto attonita e senza parole di fronte a queste iniziative alle quali sono fortemente contraria».
Sicuramente un business come tanti altri, che quindi troverà sempre chi è pro e chi è contro. Ma Fufy e Pluto, saranno d’accordo?