Lo avete da sempre desiderato oppure è necessario
Come potete immaginare per sposarsi all’estero sono necessari tutta una serie di documenti, come in Italia, e per questo motivo dovrete prendervi il tempo necessario.
Considerate inoltre che l’iter burocratico che dovrete seguire può cambiare da Paese a Paese, nel caso in cui la vostra scelta ricada su più possibili mete.
Altra cosa ancora da tenere in considerazione è la validità che i rito avrà in Italia che non è possibile ottenere in ogni parte del mondo.
Per procedere perciò è necessario innanzitutto avere le idee chiare sul paese in cui volete sposarvi e poi fare tutte le ricerche necessarie rivolgendosi anche all’ambasciata italiana di riferimento che farà da tramite per tutte le informazioni sull’iter burocratico che dovrete seguire.
Non si parla solo di tempi però, ma anche i costi. Questi possono essere maggiori per un matrimonio all’estero. In alcuni casi infatti vengono richiesti dei periodi di permanenza che possono variare nella lunghezza, da un giorno fino a due settimane.
Per questo motivo oltre all’ambasciata, di grande aiuto saranno le agenzie di viaggio che conoscendo le caratteristiche dei diversi luoghi di vostro interesse potranno aiutarvi oltre che gestire l’eventuale alloggio e viaggio e altri dettagli del grande giorno insieme a voi.
Il matrimonio all’estero potrà essere celebrato dinanzi:
- ad un’autorità straniera locale;
- all’autorità diplomatica o consolare;
- ad un ministro di un culto religioso.
Parliamo infatti di matrimonio all’estero sia con rito civile che religioso. In base a quello che avete scelto. Se religioso questo avrà valore in Italia solo se vi saranno anche effetti civili.
Non valgono tutte le regole che vi sono in Italia perciò è bene sapere che:
- se entrambi gli sposi sono residenti in Italia le pubblicazioni vanno richieste all’ufficiale di stato civile del Comune di residenza;
- se, entrambi italiani, ed uno ha la residenza all’estero e l’altro in Italia, le pubblicazioni possono essere richieste indistintamente all’ufficiale di stato civile del Comune di residenza in Italia o all’autorità consolare italiana all’estero nella cui circoscrizione risiede il futuro sposo;
- se, entrambi italiani, una ha la residenza in Italia e l’altro all’estero, le pubblicazioni vanno richieste al Comune italiano di residenza;
- se entrambi i futuri sposi sono residenti all’estero la richiesta di pubblicazioni è esclusivamente dell’autorità consolare;
Una volta celebrato il matrimonio l’autorità consolare deve inviare l’atto di matrimonio all’ufficiale dello stato civile del Comune italiano competente per la trascrizione nei registri di stato civile.
Martina Saliva