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La separazione dei beni: cosa sapere

Quando parliamo di matrimoni è bene sapere che non si parla solo di fiori, abiti e decorazioni ma ci sono scelte e decisioni importanti da compiere insieme. Parlare di soldi e beni non è di certo l’argomento più romantico ma è necessario affrontarlo.

Abbiamo parlato qualche articolo fa, di comunione dei beni ma al momento della vostra unione potete anche considerare la separazione dei beni.

Infatti gli articoli 143 e 147 del Codice Civile regolano il matrimonio civile e sanciscono quelli che sono gli oneri economici di entrambi i coniugi nei confronti di famiglia e figli.

La legge infatti consente agli sposi di scegliere quale regime patrimoniale sia più consono a loro e alla loro futura famiglia: si parla di comunione dei beni o di separazione dei beni.


La scelta può essere fatta sia dove avviene il rito civile che quello religioso. Infatti al termine della cerimonia il sacerdote o l’ufficiale di stato civile annoterà la decisione sull’atto di matrimonio.

Se invece gli sposi non espliciteranno alcuna scelta per legge il regime patrimoniale sarà in automatico la comunione dei beni.

In ogni caso è bene sapere che la scelta fatta potrà essere cambiata di fronte ad un notaio in qualsiasi momento della vita matrimoniale.

Ma cosa comporta la separazione die beni per una coppia?

Questo regime prevede che ciascuno dei due sposi ha proprietà esclusiva dei beni acquistati precedentemente le nozze e successivamente a queste, anche se fruiti insieme. Il coniuge che effettua l’acquisto ha pieno potere del bene. I beni di marito e moglie saranno separati salvo i diritti di successione. E’ però possibile richiedere la contestazione di un bene. Si potrà richiedere la coitestazione con una dichiarazione all’atto d’acquisto di tale desiderio. Dovrà essere specificata anche la quota di comproprietà assegnata ad ognuno dei coniugi.

Martina Saliva