Gusto & Arte: intervista allo chef Giuseppe Tufano

Un viaggio alla scoperta del gusto e delle tradizioni, un approfondimento sull’arte del banqueting e dei servizi di ristorazione specializzati in eventi di lusso.

Il mondo della ristorazione è ricco di offerte diverse, capaci di soddisfare anche le richieste dei clienti più esigenti. Questo campo è strettamente legato al mondo dell’organizzazione di eventi, per il quale non può mancare la scelta di prodotti di ottima qualità da offrire ai propri ospiti. In Campania, nello specifico, sono molte le eccellenze del settore banqueting ed è bene conoscerle nel dettaglio, per prediligere servizi di alta qualità. Per saperne di più, a

 

  1. Com’è nata la vostra attività?La nostra attività professionale nasce molto prima della creazione del progetto di Gusto&Arte; inizia infatti negli anni ’80, con l’esperienza della gestione di un ristorante che ottenne due Forchette Michelin a Positano. Già all’epoca, io e lo chef Salvatore Tecchia eravamo soci, oltre che amici nella vita. Da allora, abbiamo maturato una notevole esperienza nel settore del Catering e banqueting, lavorando per i migliori del campo, fino ad arrivare a decidere di intraprendere, sette anni fa, questa nuova esperienza, che ha in comune con le altre un elemento fondamentale: la stabilità.
  2. Quali sono i servizi che la vostra azienda offre ai clienti?La nostra azienda segue una politica di compartimentazione delle mansioni settoriale. Mi spiego: il nostro obiettivo è quello di offrire il meglio in ogni ambito riguardante l’evento; per fare ciò, noi di Gusto&Arte ci affidiamo ai migliori bar tender, sommelier, allestitori, maitre e staff di sala, hostess e chef di partita, il tutto con la coordinazione mia e dello Chef Tecchia. Riteniamo che tale organizzaizone sia il modo migliore per avere persone specializzate e offrire un prodotto ottimale.
  3. Ci sono delle specialità che vi contraddistinguono?Non riesco a rispondere citando semplicemente un piatto. La nostra specialità, se così la si può definire, è cercare di unire tradizione e innovazione in ogni piatto che proponiamo.
  4. Qual è il piatto che rappresenta il vostro cavallo di battaglia o una scelta particolarmente apprezzata dagli sposi?Ogni evento segue un viaggio gastronomico unico che difficilmente si può ripetere in un’altra occasione, motivo per il quale citare un unico piatto potrebbe essere riduttivo. Il nostro cavallo di battaglia, unico e solo, è la passione e la qualità che mettiamo per soddisfare ogni richiesta.
  5. Come riuscite a interpretare i gusti e le personalità delle coppie che si rivolgono a voi?Per fare ciò, è necessario un colloquio iniziale per  capire le esigenze della coppia, cercando di creare armonia e un rapporto empatico, oltre che di stima e fiducia. Lo chef è un po’ un artista della cucina e i piatti sono le sue creazioni, ragion per cui cerco di descrivere al meglio i miei piatti, per consentire ai clienti di poterli quasi assaporare e visualizzare col pensiero.
  6. Ci sono dei menù speciali pensati per celiaci, vegetariani o vegani?Oggigiorno è sempre più facile imbattersi in tali richieste e noi abbiamo per questi clienti un occhio di riguardo, proponendo un menù completo, dall’antipasto fino al dolce. Il nostro motto è “uguali e non diversi”.
  7. Organizzate banchetti e allestimenti a tema?Personalizzare gli allestimenti e richiedere feste a tema è cosa comune. Noi cerchiamo di andare oltre, offrendo anche il menù a tema. Ad esempio, ci fu commissionato un matrimonio il cui tema era il Settecento, localizzato in un castello. Per rispettare al meglio tale richiesta, dopo uno studio delle tradizioni, dei prodotti, delle spezie e dei metodi di cottura usati, elaborammo un menù che fosse il più fedele possibile al contesto desiderato. In generale, non dimentichiamo che il primo “tema” di cui bisogna tenere conto è il territorio, motivo per cui in ogni evento si propone un menù che si confà alla location e al contesto in cui viene svolto.

Per saperne di più:

www.gustoearte.com

Pubblicato il 13 Ottobre 2017