Il nome viene dal greco anemos che significa vento. La leggenda narra che Anemone era una divinità della corte di Chloris, dea dei fiori, e che aveva fatto innamorare Zefiro, il vento di primavera, e Borea, la tramontana. Chloris ingelosita trasformò Anemone in un fiore delicatissimo, destinato a schiudersi troppo facilmente sotto la forza dei venti.
E in effetti l’enemone è un fiore meraviglioso ma che dura poco! La sua delicatezza però ben si accosta all’immagine di una sposa eterea e dolce, bellissima nel suo abito nuziale e allo stesso tempo emblema di quella femminilità più intima e sensibile.
Gli anemoni crescevano, di un colore rosso vivo, numerosi e profumatissimi in Terra Santa, dove la tradizione afferma che sbocciarono dalle gocce di sangue di Cristo ai piedi della croce, riconoscendo anche questa volta al fiore un significato di tristezza misto a speranza.
Fino ai primi del Novecento, l’anemone era in gran moda, poi gli vennero preferite delle specie più esotiche. Oggi, però, si sta riscoprendo la bellezza e la ricchezza di questo fiore caratterizzato da un cuore di stami completamente nero, che contrasta e valorizza i petali che possiamo trovare in bianco, rosa pallido, rosso o viola.
Da scegliere se siete spose anticonvenzionali, con un approccio molto easy che punta sulla semplicità, poco trucco e pochi lustrini.