Coronavirus matrimoni: a Wuhan in Cina, la città in è scoppiata l’epidemia di Coronavirus, sembra essere quasi ripristinata totalmente la normalità.
A Whuan, la città focolaio dell’epidemia di Covid-19, le autorità hanno deciso di far ripartire i matrimoni. Inizialmente lo stop alle cerimonie nuziali, era stato uno dei primi provvedimenti per evitare assembramenti e la possibilità di aumentare il numero dei contagi, con i segnali di ripresa da parte della popolazione invece sembrano ripartire le unioni delle coppie anche se con qualche restrizione. La prima coppia ad essersi unita durante questi giorni di crisi, è stata quella degli sposi di Zuo Wei e Hu Jinpeng.
Nonostante però siano ripartiti i matrimoni, ci sono ancora delle limitazioni, normalmente infatti la registrazione del matrimonio a Wuhan culmina con una grande cerimonia, dove gli sposi ritirano il loro certificato di matrimonio. Questo rituale a causa delle restrizione per la prevenzione dei contagi e degli assembramenti, è stato sospeso. Gran parte delle operazioni burocratiche sono state trattate in fatti tramite l’uso di smartphone. Le agenzie di registrazione e organizzazione degli eventi matrimoniali hanno cominciato ad operare nel mese di aprile, cominciando fin da subito a ricevere le prime richieste di matrimonio. Nonostante i tempi del coronavirus, i matrimoni sembrano rifiorire all’interno della cittadina, che sta cercando di ripristinare la normalità nella città e nel cuore della gente.
Le cifre delle coppie che vogliono unirsi in matrimonio durante l’epidemia, sono ancora molto basse rispetto alla normalità, ma questo è un segnale di speranza per tutto il resto del mondo e anche per i cittadini italiani. Continuando a lottare tutti uniti, come l’Italia sta già facendo negli ultimi mesi, riusciremo sicuramente a ripristinare lentamente la normalità. Il modello di Wuhan, nella buona e nella cattiva sorte, resta una fonte di speranza per le coppie italiane che avrebbero dovuto sposarsi negli ultimi tre mesi e nello stesso tempo dona invece speranza alle coppie che vorrebbero sposarsi nel 2020.