Articolo scritto da Marianna Prandi
Il classico ricevimento prevede che, dopo un abbondante buffet di aperitivo, ci si sieda ai tavoli a consumare il pranzo o la cena. A questo punto è necessario fare delle scelte in base al numero di invitati e alla location.
I tavoli al matrimonio possono essere rotondi/ovali o rettangolari. In entrambi i casi lo studio dei posti a sedere è necessario per evitare che si crei confusione.
Se optate per i tavoli rotondi calcolate circa 10 persone a tavolo ma possono essere anche 6-8 o un numero dispari (da verificare con catering o ristorante). Sistemate i vostri ospiti in modo da essere sicuri che mangino in piacevole compagnia, quindi evitate l’accostamento di persone che non vanno d’accordo!
È scontato dire che sarebbe logico disporre gli anziani vicini (magari fare il tavolo solo dei nonni se gli sposi hanno la fortuna di averli ancora tutti!) e così anche i bambini. Questi ultimi, sopra una certa età, possono infatti mangiare da soli senza l’ausilio del genitore, ma ricordate che deve esserci comunque almeno un adulto a tenerli d’occhio.
I tavoli al matrimonio con i genitori e i parenti stretti sarebbe consono sistemarli vicini al tavolo degli sposi e procedere poi con gli amici stretti e così via. La vicinanza al tavolo degli sposi indica “l’importanza” degli invitati.
La stessa cosa vale per i tavoli rettangolari.
Per quanto riguarda le tavolate tutto dipenderà dalle dimensioni, dalla sistemazione e dal numero di persone.
Potrete optare per il tavolo imperiale, un’unica tavolata lunga con gli sposi sistemati circa a metà del tavolo o per quello reale, dove le tavolate degli invitati saranno disposti a formare un ferro di cavallo e il tavolo d’onore a chiudere il cerchio (il centro quindi rimarrà vuoto). Poi ci sono tutte le varianti: il tavolo a forma di T, a forma di E a forma di U. Insomma le idee sono tante!
Il tavolo d’onore
Si definisce così il tavolo degli sposi e può variare a seconda dei gusti, dello spazio ecc.
Il tavolo d’onore classico prevede che gli sposi siedano insieme ai rispettivi genitori e ai testimoni in modo da alternare uomini e donne.
Potreste decidere invece di avere con voi solo i vostri testimoni, ma a questo punto sorge il problema (se così lo possiamo definire!) dei compagni e degli eventuali figli. A volte può sembrare scortese “dividere” le coppie o le famiglie, soprattutto nel caso in cui il marito/la moglie in questione non ha rapporti di amicizia o di parentela con gli altri invitati. In questo caso sarà bene allargare il tavolo al matrimonio e fare spazio anche a loro.
Per evitare questi inconvenienti, solitamente si sceglie di sedersi da soli in un tavolo al matrimonio più piccolo ma posizionato in modo da essere ben visibili da ogni angolo della sala (o del giardino). È una scelta che può avere senso visto che spesso gli sposi si alzeranno per salutare, chiacchierare o giocare coi loro ospiti. Allo stesso tempo sarà bello poter avere qualche minuto per sedersi uno accanto all’altra e scambiarsi effusioni o poche parole: sarà sicuramente romantico. In questo caso si potrà valutare di decorare il tavolo riccamente sia per evidenziarne l’importanza, sia per colmare il vuoto davanti agli sposi (vietati però allestimenti troppo vistosi o che disturbano).
In conclusione, ogni location ha la sua disponibilità in fatto di spazi e anche il numero di invitati può modificare la sistemazione dei tavoli al matrimonio, perciò ogni coppia dovrà scegliere la soluzione più giusta in base alle proprie esigenze. Sicuramente sarà utile realizzare il tableau de mariage e il richiamo sui tavoli per agevolare i vostri ospiti che individueranno così più facilmente il loro posto a sedere.
In alcuni casi al tavolo si aggiungono i segnaposto con i nomi, in modo da definire anche la distribuzione delle persone ad ogni singolo tavolo, ma non è strettamente necessario. Potrebbe esserlo nel momento in cui scegliete le tavolate: a quel punto se non volete che si crei confusione, vi converrà assegnare le singole postazioni, magari con le escort cards tra le ultime tendenze del momento.