Cambio d’abito al matrimonio? Che modello e Colore scegliere
Articolo scritto da Carla Sedia
Per la donna, si sa, la parola matrimonio coincide con la locuzione “abito da sposa”!
Non c’è donna che almeno una volta nella propria vita non abbia fantasticato sull’abito che la condurrà all’altare, sui tessuti che le regaleranno un’immagine unica, sul modello che le valorizzerà il fascino e le conferirà il portamento da principessa sempre sognato.
L’abito è il vero protagonista del matrimonio, l’oggetto più immortalato nelle foto, quello ammirato ed invidiato, criticato e copiato, il “primo attore” sul palcoscenico del “si”.
Frutto di una scelta emozionante ed emozionale, ogni sposa non vorrebbe toglierlo mai più di dosso, ad eccezione di…un cambio d’abito!
Eh sì, care sposine, il cambio d’abito sta tornando fortemente in voga negli ultimi anni e sta divenendo sempre più il coup de théâtredel ricevimento nuziale.
Nessuna regola, per il secondo abito, ma tanta fantasia e spazio alla personalità: se, infatti, l’abito della celebrazione religiosa o civile è bianco o tonalità tendenti al bianco, il secondo abito, quello che una volta rappresentava “l’abito del viaggio di nozze”, potrà spaziare dal panna al glicine,
dal verde tiffany al giallo paglia, tinta unita ma anche fantasia. L’importante è che il secondo cambio sia in tema con il fil rouge del matrimonio e con lo stile dell’intera cerimonia.
Inoltre, molti vestiti in proposta dagli stilisti o dagli atelier sartoriali sono “combinati”: lunghi, ampi, con strascichi importanti, da sogno, per la cerimonia religiosa o civile, ma basta un semplice movimento, un semplice gesto, per trasformarsi in un abito da sera, aderente o corto, a seconda del “dopo cena”.
L’ultima tendenza, infatti, in fatto di secondo abito, è di sceglierlo a seconda di come proseguirà la serata dopo il taglio della torta: se i balli e la baldoria la faranno da padrona fino a notte inoltrata, allora il secondo abito potrà aiutarvi nei movimenti e nelle acrobazie danzanti se corto e svolazzante; se, invece, la serata sarà dedicata al relax in compagnia, alla condivisione delle emozioni della giornata intorno a un tavolo, sorseggiando qualche goccia di champagne, allora il secondo abito potrà fasciarvi ed accompagnarvi verso la prima notte di nozze come una seconda pelle, aderente e sensuale.
Anche per quanto riguarda le stoffe, c’è ampia libertà: se il primo abito è strutturato e sagomato, allora il secondoabito potrà essere leggero e impalpabile, puntando sullo chiffon,sull’organza o sul tulle. Se invece ilprimo abito ha una allure fresca e sensuale, allora si può osare con il secondo abito scegliendo linee geometriche e scolli squadrati, utilizzando il taffetà, il mikado o il raso in seta
Infine, è bene abbinare al secondo abito un nuovo make-up e una nuova acconciatura, per far si che il cambiamento sia ancora più impattante e d’effetto sui vostri cari e sugli amici!
E ora? Non vi resta che…cambiarvi!!!