La stilista è il primo designer italiano ad avere disegnato l’abito da sposa per un matrimonio della famiglia reale inglese, scelta personalmente da Gabriella Windsor. Quattro creazioni per la sposa e outfit completo per damigelle e paggetti. In un’intervista esclusiva spiega come ha creato l’abito reale.
Un lungo abito di pizzo valencienne dal colore rosa cipria che accompagna la figura con vari strati di organza e tulle, allungandosi poi in una coda a strascico ricamata. Strizza l’occhio alla tradizione ma guarda al futuro di una giovane donna contemporanea, l’abito da sposa firmato da Luisa Beccaria per Lady Gabriella Windsor che ieri ha incantato il mondo intero. Già a dicembre, quando hanno cominciato a parlare di matrimonio, Lady Ella ha preso l’aereo per cercare l’abito da sposa. Quello giusto. L’unico possibile. Perché quel giorno l’abito è qualcosa di più di un abito. Deve aderire alla figura, ma anche alla personalità, al sogno da bambina e alla donna che è diventata.
«Lady Ella voleva che fosse romantico ma contemporaneo, come lei. Il risultato è stato un abito fresco che conserva una sua semplicità pur essendo molto elaborato» racconta con una certa emozione Luisa Beccaria, presente al matrimonio. Dopo quella prima visita milanese, tutto tace per diverse settimane. «M’ero messa il cuore in pace, ma invece dopo un po’ di giorni Gabriella mi chiama, e mi dice che non riusciva a togliersi dalla mente quello che aveva visto a Milano, ma che voleva un abito su misura, solo per lei. E così a gennaio, quindi solo 5 mesi fa, abbiamo iniziato a lavorare. La sua idea era un vestito dalla linea semplice, nei toni del cipria, che esaltasse al meglio la spettacolare tiara che ha indossato, la stessa che mise sua nonna Marina di Grecia, ritenuta una delle più eleganti della sua epoca, al suo matrimonio. Ho pensato a un vestito in apparenza semplice, quasi una tunica, fatto di tulle di pizzo interamente sovra-ricamato con un cordoncino a effetto 3D nella tonalità che a lei piaceva». Una volta visto l’abito terminato, s’è resa conto che il colore era troppo acceso. Allora lo abbiamo rifatto in bianco, e per ottenere la sfumatura che voleva abbiamo messo sotto il tulle otto strati di organza bianca e cipria, fino a ottenere la tonalità che cercava. Poi, guardando le foto del matrimonio della nonna, ho notato quanto il grande strascico bilanciasse le proporzioni con la tiara, così importante: allora ho aperto il vestito dai fianchi in giù, ricavandone una grande coda che richiamasse (riportata all’estetica contemporanea) la silhouette del vestito di Marina di Grecia». Un lavoro lungo e frenetico (quando si lavora a pezzi tanto complessi 5 mesi sono niente), durante il quale la stilista s’è trovata sempre più vicina alla ragazza, dallo studio del modello fino al suo arrivo in chiesa (dove Luisa Beccaria era presente sia come stilista che come invitata). «Ha fatto tutto da sola, mi è venuto naturale starle vicino».
Il momento più teso? «Quando ha salito i gradini davanti alla chiesa: ero terrorizzata che il vestito s’impigliasse, abbiamo fatto le prove solo in casa della sua madrina. E’ stata una cerimonia davvero piena di incognite!». Sempre Luisa Beccaria ha anche disegnato i completi dei nove paggetti che hanno accompagnato Gabriella all’altare.
Ancora più bello l’abito da sposa che Gabriella Windsor ha indossato per il party, il gran ricevimento.
Ben quattro gli abiti disegnati per lei. Uno per la cerimonia in chiesa, quello che abbiamo già visto dopo il sì; uno per la festa di sera, un altro meno voluminoso indossato al termine della serata, per andare via nell’auto sportiva del marito; per finire un altro vestito da indossato per la colazione del giorno successivo. In realtà quest’ultimo non è un vero abito da sposa ma rientra nel gruppo dei quattro che la stilista italiana ha creato per lei.
Con orgoglio sottolineamo che Luisa Beccaria è la prima stilista italiana a creare un abito per la famiglia reale inglese.
Ph Gossip Reale, Vanity Fair,