Sguardo serioso e smarrito, addolcito dalle occhiate complici degli astanti, un po’ di tremore, farfalle nello stomaco, nervosismo affievolito dal ricordo di lei, la sposa, del primo bacio, del primo appuntamento e dei giorni trascorsi insieme. Attesa di lei che, bellissima, varca la soglia del sagrato e percorre la navata lunghissima, quasi interminabile, mentre lui, lo sposo, per un attimo dimentica il resto del mondo e la osserva avanzare. Vi proponiamo il ritratto del protagonista maschile delle nozze: sempre più partecipe all’organizzazione del grande giorno, lo sposo moderno è, infatti, attento ai dettagli e la sua mise ha (quasi) spodestato l’abito da sposa dal ruolo di assoluto protagonista nel giorno del sì.
Inversione di tendenza quindi, lo sposo è uscito dal cono d’ombra entro cui era stato relegato, conquistando il dovuto ruolo di coprotagonista nel giorno più importante della sua vita, il momento che suggellerà l’unione di due anime e che cambierà in rosa la vita di entrambi.
Cura del corpo.
Stessa cura per i particolari, dunque, sia per lei che per lui, stesso countdown in materia di bellezza: cura del corpo, dei capelli, rasage e primo piano sulle mani, che al pari di quelle di lei diventano curatissime. Così che anche l’abito prescelto, indossato su un fisico più tonico, allenato in vista della data importante e completato da un viso ben curato e luminoso, per un insieme impeccabile.
Gli outfit formali: il tight.
Outfit ricercato e formale al pari di quello della sposa, con cui si concilierà armoniosamente. Il morning suit, meglio conosciuto come tight, ha regole ben precise e riservato a cerimonie molto formali, celebrate entro le ore 12.00 e con festeggiamenti non oltre le 18.00. Rivisitato in varie lunghezze e che evoca rendingote ottocentesche, ha una linea che segue la figura del corpo,slanciandolo e allungandosi sul dietro a coda di rondine arrotondata, mentre i revers hanno punte a lancia. I pantaloni dritti e senza risvolto sono in tessuto microrighe bianche e grigie o nere. Si dovrebbe sempre abbinare il plastron di seta, in unito o jacquard, fissato al centro da una minispilla fermacravatta. Di rigore, la camicia con il colletto rigido ad angoli piegati e i polsini fermati da gemelli preziosi.
La sua scelta condiziona anche l’abbigliamento di padri, fratelli e testimoni degli sposi, che dovranno obbligatoriamente indossarlo. Se il rito si svolge entro le 16.00, si opta per il mezzo tight, che ha giacca senza code. Si completa con scarpe nere allacciate, guanti e cilindro. Banditi papillon, cintura e cappotto, ammesse solo le bretelle.
Per cerimonie prima delle 17.00
Per un matrimonio che inizia prima delle 17.00, è consigliato un abito classico tre bottoni (camicia non botton down) con gilet e cravatta. Polsi profilati da microruches e preziosi gemelli completeranno l’outfit. A plomb sartoriale e portamento da prince charming: anche se non si indossa il tight, si può essere eleganti e anticonvenzionali allo stesso tempo.
Declinazioni glam per i dettagli, cravatta ton sur ton, plastron chiuso da un piccolo gioiello in platino, o, come elegante alternativa, cravattoni fluidi e morbidi come grandi foulard.
Per cerimonie dopo le 17.00
Se la cerimonia si svolgerà dopo le 17.00 e sarà seguita da una festa danzante, lui vestirà un abito scuro con camicia e cravatta oppure lo smoking. Colori concessi: il nero e il blu midnight. In estate, si può optare per la giacca bianca.
Tessuti
Tessuti in raso di seta, cangianti, satinati e brillanti, eleganti e versatili, shantung lavorati. Abiti preziosi, bordure rigate o punteggiate da microstrass, in armonia con il famoso broccato, perché, per dirla come Balzac, “il lusso costa meno dell’eleganza”.
Boutonniere rigorosamente confezionata a mano, in pendant con i fiori della sposa. Tutto all’insegna di un’eleganza discreta, formata da tessuti ricercati, taglio sartoriale, accessori glam e…l’emozione celata, quasi intravista da vero gentelmen.
Outift informali
Dal mood più trendy e per matrimoni dall’appeal giovane, il creative black tie che lascia spazio alla creatività. Lui potrà rendere meno formale l’abito, composto naturalmente da giacca e cravatta, completando il look con accessori originali.
Outfit per matrimoni in spiaggia
È un dress code dedicato esclusivamente a matrimoni in spiaggia. Via libera ad abiti in lino dalle tonalità chiare, per un perfetto pieds nude dans l’eau. Bandito lo streetwear (il codice non codice), ossia lo scioglimento assoluto da ogni vincolo di forma: è sempre necessario seguire le regole basilari dell’outifit sposo.
Gli accessori indispensabili.
- Gilet:
una voce fondamentale per completare l’abito è il gilet a 5 bottoni o doppiopetto. Con scollo basso e sciallato e declinato in panno o in raso grigio perla. È disponibile in tante varianti di colore e di tessuto. - Cravatta:
come diceva Oscar Wilde “una cravatta ben annodata è il primo passo serio nella vita”, non a caso cravatta, plastron o papillon, costituiscono un segno personalissimo che deve assecondare il carattere e lo stile dello sposo. Per quanto concerne la cravatta, di buon gusto è sceglierne una a microdisegni dal tratto elegante, con il tight è indicata la cavatta a plastron, mentre la camicia del sì deve essere bianca, di tessuto liscio o finemente operato. Infine la pochette, ovvero un fazzoletto da taschino in raso o in seta, completa l’abito formale, per un tocco di stile in più. - Gemelli e orologio:
indispensabili i gemelli, preziosi,ironici, moderni, con incise le iniziali dello sposo, sono una raffinata idea regalo per lo stesso. Divine quelle di Bulgari, tempestate da svarowsky. L’ orologio è importante quanto l’anello di fidanzamento per la sposa. Insieme ai gemelli sono i gioielli che l’uomo può indossare il giorno delle nozze, per dare un tocco di stile al proprio outfit. Dal classico intramontabile con cinturino in pelle a varianti dal gusto contemporaneo. Di gran classe quelli di Gucci con il cinturino con i colori che richiamano la Maison. - Cintura:
assolutamente immancabile la cintura, accessorio che quasi non si vede, ma che completa con eleganza l’abito, versatile e trasversale, rigorosamente nera, in pelle di vitello, va abbinata alle scarpe. La fibbia deve essere proporzionata, in modo da non intralciare il movimento della giacca. Un’alternativa più impegnativa è la fascia, da coordinare con il papillon e la pochette. - Boutonniere:
la Boutonniere: il testimone o il migliore amico dello sposo, oltre a custodire le fedi, deve pensare ai fiori all’occhiello, preoccupandosi di procurarli a tutti gli invitati, che dovranno appuntarla alla giacca. Quanto alla scelta del fiore, il bon ton suggerisce il garofano bianco, la gardenia, la camelia, la rosa o i mughetti. Deve rispecchiare il mood del matrimonio, ad esempio se il matrimonio è country chic è ammesso anche un mazzolino di lavanda.
Le scarpe
Diversi i modelli fra cui optare: ci sono le Oxford o francesine, con le stringhe infilate negli occhielli, che chiudono la scarpa in modo da lasciare vedere solo un angolo di linguetta. Vestono perfettamente un piede sottile con il collo basso. Le derby, invece, hanno un’allacciatura più aperta e si adattano meglio a una pianta larga, permettendo di essere calzate con più facilità. Ci sono poi le scarpe con fibbia e i mocassini, o slipper anche decorati, perfetti per uno stile un pò alternativo.
Le calze devono essere abbinate al colore dell’abito e non della scarpa: filo di scozia nero, blu o grigio.
Seguendo questa guida sarete degli sposi perfetti!
Lui e lei, uguali ma diversi, opposti ma complementari e, come good compromise, protagonisti in egual misura del medesimo sogno d’amore!